E’ partita ufficialmente la raccolta fondi, organizzata sul portale Gofundme.com, per sostenere la formazione della Pro soccer PLUS, la squadra partecipante al campionato regionale della Figc per atleti con disabilità intellettivo-relazionali. Obiettivo della raccolta è raggiungere la cifra di 20mila euro, divisa in step di cui il primo è quello del raggiungimento dei 4mila euro, per sostenere i ragazzi che giocheranno, per il terzo anno di fila, nel campionato regionale promosso dalla Figc, a Pontedera, e che dunque vedrà la formazione allenata dai mister Antonio Mazzini e Giulia Falcinelli prepararsi a tante trasferte durante la prossima stagione sportiva.

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“La cosa che ci rende più orgogliosi di questo progetto – ha spiegato mister Antonio Mazzini, uno dei due allenatori della PLUS – è pensare al percorso che hanno sostenuto questi ragazzi, allenandosi tutte le settimane al centro sportivo e partecipando due volte al mese alle partite del campionato regionale Figc. La cosa più bella è stato l’impegno e l’entusiasmo messo in campo dai ragazzi, che giorno dopo giorno sono diventati davvero una squadra. Non solo, perché anche i sorrisi delle loro famiglie sono per noi la soddisfazione più grande. Siamo felici di continuare un progetto che, non abbiamo dubbi, continuerà a darci ancora grandi soddisfazioni dentro e fuori dal campo”.

Per contribuire alla raccolta fondi è possibile entrare nel sito www.gofundme.com e digitare “Pro soccer plus” e donare, oppure cercare il link della donazione sul sito della società, Prosoccerlab.it. Con i soldi raccolti la società coprirà parte delle spese per l’attrezzatura, per l’abbigliamento e per le trasferte dei ragazzi e delle ragazze, non solo per le partite di campionato ma anche per le amichevoli e per i tornei a cui partecipano.

“Crediamo che il valore dello sport nelle persone con disabilità, anche con funzioni psicomotorie diverse, sia fondamentale – ha sottolineato Benedetta Mazzini, presidente Pro soccer lab – per la crescita personale e che debba essere garantito a tutti indipendentemente dalla condizione sociale o economica. Il calcio è la nostra terapia, una medicina che riesce a curare gli aspetti che spesso sono più difficili da sviluppare, come la socialità, la collaborazione, il sentirsi parte di qualcosa di grande, di unico, di speciale: far parte di una squadra”.